Radiofrequenza Centro Estetico Migliorini

Radiofrequenza Centro di Medicina Estetica

COSA E’ LA RADIOFREQUENZA

La Radiofrequenza è  un trattamento medico, non invasivo, atto a produrre un ringiovanimento del tessuto cutaneo che presenta rilassamento: può essere applicata in varie parti del corpo: viso, collo, addome, glutei,braccia, mani ed anche seni.

La Radiofrequenza conferisce alla pelle un aspetto oggettivamente più levigato e fresco.

Utile per il trattamento di rughe, per il rilassamento cutaneo della zona sotto il mento, delle guance, nonchè  per il trattamento dell’acne attiva e della pelle a “buccia d’arancia”.

La Radiofrequenza agisce sul collagene, sostanza base del nostro tessuto connettivo la cui presenza garantisce idratazione e tonicità alla pelle.

Durante il naturale processo di invecchiamento, le cellule formano sempre meno fibre di collagene nella nostra pelle, la quale si rilassa esternamente provocando la comparsa di rughe.

La pelle inizia questo processo di perdita di collagene già a partire dai 25 anni con la comparsa delle prime rughe verso i 35 anni.

La Radiofrequenza induce la produzione di nuovo collagene restituendo compattezza alla pelle.

Definita ” lifting senza bisturi” si basa sull’emissione di onde radio del tutto indolori.

Una seduta di radiofrequenza avviene ambulatoriamente; il paziente, steso sul lettino, viene messo a contatto con una piastra metallica. Un gel conduttivo, specifico per ultrasuoni, viene spalmato sull’area interessata;

con un manipolo, che emette onde elettromagnetiche, si effettuano movimenti circolari e longilinei sulla parte da trattare.

Le onde elettromagnetiche attraversano gli stati dell’epidermide sino a raggiungere le fasce muscolari, favorendo la produzione di collagene.

EFFETTI BENEFICI DEL TRATTAMENTO

Gli esiti positivi di sedute di Radiofrequenza sono principalmente quattro:

1. Iperemia: stimolazione del microcircolo che favorisce un apporto maggiore di ossigeno ai tessuti.

2. Idratazione: l’eliminazione di tossine favorisce il mantenimento di livelli ideali di acqua nei tessuti.

3. Effetto tensorio immediato: la perdita del collagene, come detto, determina un progressivo invecchiamento della pelle con la comparsa nel tempo di rughe; la pelle perde elasticità e tonicità.

Dopo  la seduta di Radiofrequenza la pelle riprende visibilmente più turgore , rassodamento e luminosità.

4. Formazione di nuovo collagene: la Radiofrequenza, comportando un aumento della temperatura, aiuta le cellule del tessuto connettivo a produrre la sintesi proteica ( acido janulonico, elastina,collagene).

Le sedute di Radiofrequenza sono assolutamente indolori; la percezione è di calore e risulta piacevole.

Subito dopo la seduta si possono riprendere le attività quotidiane .

La durata della Radiofrequenza varia a seconda del tipo di pelle che viene trattata, in base all’ età del paziente e alla rilassatezza del derma, alla risposta soggettiva e dal numero di sedute.

Possiamo pero’ asserire che il trattamento può mantenere il suo effetto da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 2 anni.

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

La Radiofrequenza non ha controindicazioni per soggetti in buona salute fisica; è però assolutamente sconsigliata ai soggetti portatori di placemaker o affetti da aritmie cardiache, a persone che soffrono di neoplasie in corso o patologie autoimmuni, a donne in gravidanza o in fase di allattamento.

La Radiofrequenza non comporta importanti effetti collaterali .

Possono presentarsi rossori e sensazione di calore, reazioni del tutto normali , che scompariranno nell’arco di 30/60 minuti.

Raramente possono manifestarsi gonfiori di lieve misura che nell’arco di 2/4 ore si dissolverà.

E’ consigliabile per i primi 3/5 giorni successivi al trattamento evitare l’esposizione al sole e l’uso di lampade autoabbronzanti.

Filler Centro Estetico Migliorini

Filler centro di medicina estetica migliorini

COSA SONO I FILLERS

I Filler a base di Acido Ialuronico, probabilmente sono i prodotti più usati in medicina estetica per contrastare i segni del tempo e correggere inestetismi cutanei ridando al volto un aspetto piu’ giovane e fresco.

Nella maggioranza dei casi vengono usati  per appianare le rughe o per aumentare il volume di talune zone, rimodellando aree del viso come labbra, zigomi, mento e fronte.

Il trattamento Fillers, oltre che per il viso, possono essere utilizzati anche per il riempimento di altre parti del corpo quali seno, glutei, polpacci.

L’Acido Ialuronico è un componente naturale presente nel nostro derma .

Esso conferisce alla pelle elasticità e morbidezza.

La sua concentrazione all’interno del tessuto connettivo diminuisce con l’avanzare dell’età (dai 25 anni in poi).

Il trattamento con Fillers va a reintegrare, all’interno del tessuto, la perdita di Acido Ialuronico conseguente al trascorrere degli anni.

Oggi la disponibilità  sul mercato di questo tipo di prodotto è talmente ricca che siamo davvero in grado di rispondere in misura estremamente soddisfacente a qualsiasi esigenza del/la paziente, donna o uomo che sia. Infatti esistono molti Fillers con concentrazioni diverse di acido ialuronico. Il medico, relativamente alla zona nonchè al tipo di inestetismo da trattare sceglierà il più opportuno per intervenire con successo, sia che l’intervento riguardi le rughe del collo , del viso o l’aumento del turgore o volume della labbra o magari anche del seno.

COSA E’ L’ACIDO IALURONICO

L’Acido Ialuronico è uno dei componenti fondamentali del tessuto connettivo; è un agente dermico di riempimento e la sua composizione chimica rende questa sostanza capace di trattenere grandi quantità di acqua e di fornire idratazione ai tessuti connettivi del corpo umano, che, con l’invecchiamento perdono di turgidità.

I Fillers vengono iniettati nel derma con l’impiego di siringhe dotate di aghi estremamente sottili.

L’iniezione di Fillers non è un intervento invasivo e non nesessita, quindi, di alcun tipo di anestesia .

Tuttavia è importante che sia eseguito solo da medici specialisti nell’ambito.

Il risultato è subito visibile: la paziente entra con la ruga e ne esce, dopo venti minuti di seduta, senza.

Qualora la ruga fosse profonda sara’ necessario effettuare più somministrazioni.

L’effetto di riempimento, aumento volume e riduzione rughe non è permanente essendo l’Acido Ialuronico una sostanza bio riassorbibile.

Indicativamente gli effetti di questi Fillers hanno una durata che varia dai 6 ai 12 mesi.

L’assorbimento avviene gradualmente in modo tale che la perdita dell’effetto riempimento sia lenta e progressiva.

Il paziente ha, quindi, tutto il tempo per intervenire con un “richiamo”.

Nella medicina estetica nulla è permanente ed irreversibile; ciò consente di rendere minime le possibilità di effetti collaterali .

EFFETTI COLLATERALI

Tra questi si possono manifestare arrossamenti o formazioni di edemi, ecchimosi o piccoli ematomi che generalmente si riassorbono in breve tempo.

Qualora il risultato post Fillers non rientrasse nelle aspettative della paziente è possibile annullare l’effetto del Fillers iniettando da subito una sostanza antagonista detta Ialuronidasi in grado di degradare in tempi pressochè immediati l’Acido Ialuronico.

Raramente (anche a distanza di mesi) l’acido ialuronico può dare luogo alla formazioni di piccoli granulomi; anch’essi possono essere trattati con la stessa sostanza antagonista di cui sopra.

QUALI SONO LE ZONE TRATTATE

Le aree trattate piu’ frequentemente sono le seguenti:

Bocca: le rughe che si formano verticalmente (codice a barra) intorno ma soprattutto sopra il labbro superiore a causa della mimica facciale più o meno evidente, del fumo, dell’alcol e dell’invecchiamento.

I Fillers all’Acido Ialuronico si adattano perfettamente per questo tipo di problematica svolgendo azione di riempimento e l’immediato senso di turgore e cancellazione rughe, donando nel contempo una luminosià evidente.

Agendo su labbra sottili con i Fillers si otterra’ un risultato di carnosità.

Anche in questo caso i Fillers di Acido Ialuronico possono essere iniettati con la massima sicurezza.

Zigomi: gli zigomi sono parte importante del viso in quanto una giusta proporzione conferisce simmetria e armonia al viso. Zigomi con poco volume appiattiscono l’ovale conferendo al viso un aspetto di invecchiamento.

Contorno occhi: le cosiddette “zampe di gallina” sono un inestetismo “fastidioso ” sia per le donne che per gli uomini .

Anch’esso è il risultato della mimica facciale e dell’invecchiare dei tessuti, più sottili vicino agli occhi .

Per queste rughe si utilizza anche il botulino.

Rughe: tutto il nostro viso è interessato dalla comparsa di rughe, più o meno importanti, per tipologia di pelle, età , stile di vita.

L’esposizione prolungata al sole, l’inquinamento atmosferico, l’uso di prodotti non idonei al nostro tipo di pelle e, naturalmente, l’invecchiamento portano alla comparsa progressiva di rughe su tutto il viso.

COME SI ESEGUE L’INIEZIONE DEL FILLER

E’ un trattamento non invasivo e facile da eseguire (se il medico ha esperienza)

l’esecuzione del filler non va banalizzata.

Prima di eseguire il trattamento il medico estetico, e non il medico generico o l’odontoiatra, effettua una visita preliminare al fine di verificare l’opportunità del trattamento, identificare i distretti da trattare e la scelta del prodotto corretto per gli inestetismi in questione.

Come sopra detto è un trattamento ben tollerato ma su pazienti particolarmente sensibili può essere preferibile trattare in misura preliminare l’area di intervento con un anestetico.

Normalmente viene usata la lidocaina, il più blando nella classe degli anestetici.

Alcuni fillers nascono già arricchiti di anestetico al fine di semplificare e velocizzare il lavoro del medico e la permanenza in ambulatorio del/la paziente.

RISULTATI DEL TRATTAMENTO FILLER

Per ottenere degli attimi risultati è indispensabile rispettare i seguenti due parametri: Utilizzare i prodotti della qualità migliore ade avvalersi di un medico estetico specializzato in medicina estetica.

Evitare i tuttologi ed i medici generici; non dobbiamo mai avere paura di fare le cose troppo bene.

Se questi parametri vengono rispettati normalmente il grado di soddisfazione dei pazienti è sempre molto elevato.

I Fillers tuttavia sono sostanze riassorbibili, quindi indipendentemente dai distretti trattati, il progressivo riassorbimento “obbliga” il/la paziente a ripetere il trattamento.

La durata del “risultato soddisfacente” è influenzata da numerosi parametri quali, tipo di filler usato, quantità iniettata, zona trattata, concentrazione di acido ialuronico, età della paziente, ed anche il suo stile di vita.

Infatti pazienti che sono sempre esposti al sole, fumatori, alimentazione scorretta e povera acqua, sedentarietà ecc… favoriscono la ricomparsa di rughe e quindi dovranno essere nuovamente da trattate.

Epilazione medica Centro Estetico Migliorini

Epilazione laser Centro di Medicina Estetica

L’EPILAZIONE NEI TEMPI ANTICHI

Il ricorrere a trattamenti di  depilazione o epilazione permanente è’ diventato nel tempo esigenza estetica costante sia per le donne che per gli uomini. Il culto del corpo e il prendersi cura della propria bellezza hanno origine antichissima .

Fra gli Egiziani la depilazione era un’abitudine che associava igiene, estetica e purezza spirituale. Cleopatra è’ stata una delle pioniere della depilazione femminile. Nell’antica Grecia la venerazione della bellezza, sia femminile che maschile trovò il proprio apice: ne sono testimonianza le reali rappresentazioni scultoree dove proporzione, grazia, simmetria creano equilibrio ed armonia .

“La bellezza ricoperta di peli”, cosi’ gli antichi Greci apostrofavano questo inestetismo. Le donne greche consideravano la pelle liscia e rasata un’imprescindibile base per la bellezza.

Oggi la epilazione laser consente risultati sicuri, permanenti ed in totale assenza di dolore.

COSA E’ L’EPILAZIONE

Quando si parla di Epilazione medica permanente la previsione realistica è comunque intorno al 70/80 per cento; per questo è consigliabile ripetere il trattamento ogni 6/12 mesi.

La depilazione medica permanente consente l’ eliminazione parziale o totale dei fusti piliferi (peli) grazie all’uso di apparecchiature laser. Questa tecnologia emette luce pulsata a lunghezza d’onda specifica e mirata.

Il trattamento è assolutamente indolore, veloce e sicuro.

Si tratta di una procedura che il medico esegue in ambulatorio al fine di eliminare in modo permanente i peli superflui su qualsiasi distretto del corpo, viso compreso.

L’efficacia di questo trattamento medico è stata riconosciuta della seconda metà degli anni ’90 dalla Food and Drug Administation (F.D.A), ovvero dall’istituto superiore della sanità americano, il massimo a tutela della salute pubblica.

L’epilazione medica viene eseguita sia su pazienti che presentano ipertricosi o irsutismo, e qualche volta la follicolite o anche più semplicemente su pazienti donne (ma anche gli uomini oggi sono estremamente sensibili alla depilazione), che vogliono essere in forma perfetta sia in spiaggia che anche durante tutto l’anno.

EFFICACIA E SICUREZZA  DEL LASER NELLA EPILAZIONE MEDICA

Solo in ambito medico oggi esistono dei tipi di laser efficaci per qualsiasi fototipo cutaneo. Sia in presenza di pelli chiare che scure i laser di ultima generazione sono massimamente efficaci e sicuri.

Il laser riesce a colpire in misura mirata e selettiva senza danneggiare i tessuti circostanti.

Il trattamento di epilazione laser non è assolutamente doloroso ed è dotato di un sistema di raffreddamento capace di garantire il massimo confort per l’intera durata della seduta.

Questa procedura ambulatoriale non deve essere vista come una seduta unica ma come un percorso di più sedute allo scopo di avere risultati massimamente soddisfacenti.

Infatti il ciclo pilifero (vita del pelo) vive 3 fasi: l’anagen, ovvero la fase di intensa crescita, la catagen, fase di atrofia intermedia e la telogen; quest’ultima è la fase di morte.

La fase anagen è asincrona, ossia i peli non vanno in crescita tutti insieme, per questo motivo è indispensabile trattare la stessa zona più volte.

L’epilazione laser è massimamente efficace quando tratta il follicolo durante le prime fasi dell’anagen.

Come già detto l’esito di questo trattamento deve essere considerato permenete.

Naturalmente può residuare qualche peletto molto debole che può essere eliminato meccanicamente o con una seduta di mantenimento annuale.

QUALI PARTI POSSONO ESSERE TRATTATE

Con la depilazione laser si possono trattare parti del corpo anche vaste quali schiena e gambe.

Il tempo occorrente varia dalla zona corporea: per il torace possono servire 60 minuti di tempo mentre per piccole parti il tutto si risolve nell’arco di 15 minuti.

Il trattamento di epilazione si può effettuare anche nel periodo estivo, con utilizzo di appositi filtri, ed anche in presenza di capillari. Non ha effetto su peli bianchi in quanto privi di pigmento.

Condizione ideale per l’epilazione permanente è un pelo scuro e pelle chiara (poichè il raggio laser colpisce il pigmento melatonina dei peli), follicoli ricchi di eumelanine ed in fase di crescita.

E’ necessario distruggere il bulbo, situato a 5/7 mm sotto il derma, pertanto è necessario usare luce pulsata con una lunghezza d’onda in grado di arrivare alla suddetta profondità.

Durante il trattamento con la luce pulsata si genera un aumento di temperatura che colpisce il bulbo pilifero il quale va incontro a degenerazione e distacco.

Normalmente il tempo intercorso tra una seduta e l’altra di epilazione è di 30 giorni circa; il paziente può, comunque, decidere di fare le prime tre sedute a distanza di 15 giorni l’una dall’altra.

Per avere buoni risultati con l’eliminazione di circa l’80 per cento dei peli corporei, occorrono dalle 6 alle 10 sedute.

L’intervallo tra una seduta è l’altra è considerato opportuno di 4 / 6 settimane.

Infatti il meccanismo d’azione della epilazione laser deve colpire la matrice del pelo quando si trova in fase di intensa crescita (fase anagen).

Le fasi di crescita del pelo sono asincrone, per questo la seduta deve essere ripetuta all’interno dell’interallo sopraindicato.

CONTROINDICAZIONI E POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI

Come detto il trattamento di Epilazione medica parziale è un processo del tutto indolore.

Dopo il trattamento si può avvertire una sensazione di calore che varia a seconda del tipo di pelo e dell’area trattata.

Una prima visita medica stabilisce se il soggetto e’ idoneo al trattamento.

Tuttavia é sconsigliabile per persone affette da vitiligine e psoriasi, per coloro che sono in corso di terapie orali con cortisonici, trattamenti ormonali sostitutivi e altri tipi di farmaci fotosensibilizzanti.

COSA FARE PRIMA DI UN TRATTAMENTO

Le pazienti che si sottopongono a sedute di Epilazione medica permanente non devono rasarsi nè fare trattamenti di ceretta o altro nei 5/7 giorni che precedono l’appuntamento.

Una volta iniziato il protocollo di sedute di Epilazione medica permanente su un distretto specifico non è possibile cambiare area salvo diverso parere medico o in seguito alla decisione della paziente stessa di iniziare un nuovo protocollo dedicato a diversa zona.

E’ molto importante preparare il distretto prima del trattamento pulendolo bene o togliendo il trucco se si tratta del viso o del collo.

Il paziente deve indossare gli occhiali protettivi sempre ed indipendentemente dalle zone corporee che in medico sta trattando.

Pur essendo normalmente ben tollerato il trattamento di epilazione medica con laser, è sempre opportuno trattare successivamente l’area con una crema con proprietà idratanti e lenitive.

Botox Centro di Medicina Estetica Migliorini

COSA E’ IL BOTOX

Il Botulino o Tossina Botulinica e’ un farmaco usato in medicina estetica per trattare, ridurre e cancellare le rughe d’espressione causate dalla continua contrazione dei muscoli mimici nelle zone tra le sopracciglia (spazio interciliare),ed il perioculare, le cosiddette “zampe di gallina”, insieme alle rughe della fronte.

La Tossina Botulinica può essere impiegata con successo per trattare anche inestetismi quali l’iperidrosi palmo plantare, nonché il bruxismo.

Il Botox nel trattamento dell’iperidrosi si rivela arma assolutamente efficace e dall’effetto molto rapido, infatti dopo pochi giorni il paziente comincia ad apprezzarne i vantaggi in modo concreto.

Per iperidrosi si intende una produzione eccessiva di sudore a cura della ghiandole eccrine, le quali hanno una funzione termo regolatrice, ovvero mantengono la temperatura corporea intorno ai 36 gradi centigradi.

La quantità di prodotto eccrino secreto è influenzata da numerosi fattori, quali ansia, paura, emozioni forti di qualsiasi tipo inclusi stimoli psicologici e mentali.

Da questo facilmente già si intuisce che la sudorazione può avere conseguenze professionali e sociali in genere abbastanza importanti.

Immaginiamo un rappresentante o chiunque altro che svolge un lavoro di contatto: suderà ancora di più a causa del timore di stringere una mano  in segno di saluto completamente bagnata dal sudore o fortemente umida. Questo timore si trasformerà in ansia e favorirà ulteriormente questa sudorazione anomala nelle quantità. A lungo andare questo fenomeno fisiologico diventa patologico.

Naturalmente il problema della iperidrosi e le conseguenti complicanze si manifestano indipendentemente dalla vita sociale, dai rapporti di contatto. Immaginiamo chi svolge lavori manuali ad esempio, ed ha le mani continuamente bagnate o nella migliori delle ipotesi molto umide.

Questa continuo stress emotivo e non solo, alla lunga possono causare, depressione nonchè stati di ansia.

COME FUNZIONA IL BOTOX

Il meccanismo di azione della tossina botulinica si esprime limitando in modo sostanziale gli impulsi nervosi che attivano i muscoli mimici diminuendo in modo importante  la loro contrazione.

Questo inevitabilmente favorirà nel corso dei giorni la distensione della ruga, conseguentemente il viso si presenterà più disteso e la pelle più giovane e liscia.

L’obiettivo del Botox non e’ quello di correggere la ruga con un riempimento come i fillers ma ha come scopo quello di ridurre la contrazione dei muscoli facciali e di conseguenza a distendere le rughe in modo naturale.

Questo meccanismo d’azione  non solo favorirà la scomparsa delle rughe nei distretti trattati, ma svolgerà anche una azione di prevenzione della formazione di nuove rughe poiché i muscoli mimici saranno “protetti” dalla sollecitazione alla contrazione.

Naturalmente l’effetto è temporaneo e può essere essere già ripetuto dopo soli quattro mesi.

E’ molto importante affidarsi alle mani di un medico estetico abile ma soprattutto esperto.

L’esito positivo  del trattamento con tossina botulinica non inizia al momento della corretta somministrazione ma comincia con la visita.

Il medico ha il dovere deontologico di puntualizzare molto bene al paziente già in fase di visita tutti i possibili effetti della tossina botulinica  (collaterali compresi) e cosa è opportuno trattare e come.

A COSA SERVE IL BOTOX

Il trattamento con tossina botulinica corregge rughe e solchi causati esclusivamente dalla contrazione continua dei muscoli mimici.

Per trattare segni d’invecchiamento sono da preferirsi altri interventi medici estetici quali Fillers di Acido Ialuronico, Radiofrequenza, Bio rivitalizzazione ecc., associati, se lo si ritiene opportuno, a sedute di Tossina botulinica.

Come spiegato sopra il botox si rivela estremamente efficace anche per combattere patologie quali il bruxismo l’iperidrosi palmo plantare e quello ascellare.

QUALI SONO LE ZONE DA TRATTARE

Come già accennato gli inestetismi  che si possono trattare sono: rughe della fronte, interciliari, delle labbra, solchi glabellari (tra le sopracciglia), e rughe intorno all’occhio (zampe di gallina)

Il trattamento con Tossina Botulinica svolge una importante azione di ringiovanimento; è opportuno eseguire due sedute all’anno per dare continuità di effetto ed essere sempre belle e giovani.

Inoltre é possibile trattare anche l’iperidrosi palmo plantare,  ossia l’eccessiva sudorazione sia su mani, piedi o ascelle.

La Tossina Botulinica blocca il rilascio dell’acetilcolina, uno dei piu’ importanti neurotrasmettitori, responsabile della secrezione ghiandolare e del conseguente cattivo odore.

Il trattamento di Botox si esegue ambulatorialmente e non necessita di alcun tipo di anestesia. Il tempo di esecuzione varia dai 20 ai 30 minuti.

Il farmaco viene iniettato con una siringa avente un ago estremamente piccolo, in modeste dosi e in punti precisi.

CONTROINDICAZIONI

Il Botulino essendo un prodotto ormai largamente sperimentato nell’ambito della medicina estetica non presenta particolari controindicazioni ; e’ comunque sconsigliato a donne in stato di gravidanza ed a persone con problemi neuromuscolari.

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI

Anche gli effetti collaterali sono lievi; potrebbero comparire leggeri dolori nella zona trattata, arrossamento o episodi di ptosi reversibile (abbassamento della palpebra) .

Nel giro di 3 / 4 settimane l’episodio ed il fastidio si risolvono.

Subito dopo il trattamento di infiltrazione con Tossina Botulinica il viso si presenta leggermente arrossato nella zona interessata; raramente può avvenire la comparsa di un livido che puo’ facilmente essere coperto con

fondotinta e che va a risolversi e scomparire nel giro di pochi giorni.

La ripresa delle attività sociali e quotidiane è immediata e già dopo 10 giorni dall’intervento estetico ci si può esporre al sole.

I risultati non sono visibili immediatamente in quanto la Tossina Botulinica necessita di qualche giorno per fare il suo effetto.

Dopo 48 / 72 ore si vedono progressivamente i miglioramenti che raggiungono il loro maggiore esito dopo circa 20 giorni.

L’ efficacia del trattamento varia dai 4 ai 6 mesi dopo di che questo blocco di contrazione dei muscoli mimici svanisce progressivamente e si può intervenire nuovamente.

Il trattamento Botox può essere fatto a qualsiasi età, già a partire dai 18 anni . Certo é che in età cosi giovane l’intervento deve essere motivato da una reale esigenza estetica o terapeutica.

QUANTI TIPI DI TOSSINA BOTULINICA ESISTONO

Esistono più tipi di botox e con caratteristiche diverse tra loro.

In Italia esistono solo 3 tipi di tossina botulinica autorizzata, e tutti  e tre sono altamente efficaci e straordinariamente simili.

Come ben sappiamo, trattandosi di un farmaco, deve essere iniettato esclusivamente da parte del medico in dei punti molto precisi e nelle quantità e nei modi opportuni come ben specificato nel protocollo.

Biorivitalizzazione Centro Estetico Migliorini

Biorivitalizzazione Centro di Medicina Estetica Migliorini

COSA E’ LA BIORIVITALIZZAZIONE

La Biorivitalizzazione del viso, è conosciuta anche con il nome di biolifting.

Si tratta di un trattamento estetico non invasivo: una sorta di lifting non chirurgico che riduce visibilmente le rughe ridando turgore, idratazione ed elasticità ai tessuti del viso.

Si consiglia di iniziare i trattamenti prima che la pelle inizi a segnarsi con rughe importanti favorendo cosi’ il rallentamento dell’invecchiamento cutaneo, e riattivando il processo metabolico.

La Biorivitalizzazione può considerarsi un trattamento preventivo e preparatorio agli altri eventuali interventi di medicina estetica, aumentandone l’efficacia nel tempo.

Si tratta di iniettare nella/nel paziente alcuni farmaci con caratteristiche bio stimolanti (vitamine del gruppo A e del gruppo B ad esempio).
La finalità è favorire la produzione di collagene, richiamare acqua favorendo l’idratazione profonda della pelle ripristinando il normale equilibrio naturale favorendo così un viso dall’aspetto dium;”> più levigato, fresco e giovane.

A COSA SERVE LA BIORIVITALIZZAZIONE

Il trattamento di Biorivitalizzazione è un antiage capace di idratare e ridurre le rughe del viso quali rughe relative all’espressione, delle labbra, della bocca ed anche della glabella.

Stimola inoltre il micro circolo periferico e proteggere il derma dai radicali liberi.

La Biorivitalizzazione risulta efficace anche per altri inestetismi quali macchie scure causate dal sole o da squilibri ormonali.

Può essere identificata anche come biolifting del viso non chirurgico, e che mira a bloccare il processo di invecchiamento del viso.

Svolge principalmente tre funzioni:

produce un’azione ristrutturante, in quanto favorisce il ricambio cellulare e stimola la produzione di collagene nel viso, elastina e acido ialuronico, contrastando in tal modo il rilassamento cutaneo del viso;

produce un effetto anti-ossidante, ovvero contrasta l’azione dei radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

ha un’azione idratante, poiché stimola il richiamo di acqua nei tessuti, producendo un rapido ringiovanimento del viso e una significativa riduzione delle rughe.

LA BIORIVITALIZZAZIONE ED I FILLERS

Biorivitalizzazione ed i fillers non devono essere confusi tra loro.
Sono due trattamenti iniettivi che si eseguono in ambulatorio, ma la Biorivitalizzazione contrariamente ai fillers i fillers di acido ialuronico permette una maggiore e più efficace diffusione delle dium;”> sostanze che si iniettano a livello del derma.
L’acido ialuronico iniettato con la Biorivitalizzazione non è reticolato pertanto le fibre che lo compongono sono libere, quindi la propagazione nel derma avviene più facilmente.

Un ulteriore distinguo è dato dal fatto che contrariamente ai fillers che sono visco elastici quindi riempiono subito la ruga e la sollevano, la Biorivitalizzazione svolge una azione idratante dium;”> profonda stimolando la produzione di elastina e fibre collagene.
Proprio perchè sono due trattamenti ambulatoriali diversi, il loro utilizzo contemporaneo non dà esiti sovrapponibili ma lavorano in sinergia.

QUALI PARTI DEL CORPO DI POSSONO TRATTARE CON LA BIORIVITALIZZAZIONE

Le zone trattate maggiormente sono quelle quelle più esposte: viso, collo, decolletè, mani.

Le sostanze utilizzate per il trattamento sono biocompatibili e totalmente riassorbibili.

Il trattamento non riempie le rughe ma idrata la pelle in profondità stimolando la produzione di collagene ed elastina; il risultato visivo è un ovale più tonico e pelle compatta.

E’ consigliabile fare un “richiamo” 2/3 volte l’anno per garantire idratazione costante e non perdere l’aspetto più “sano” e di levigatezza.

CONTROINDICAZIONI ALLA BIORIVITALIZZAZIONE

In medicina il rischio zero non è conteplato, tuttavia nella Biorivitalizzazione non si riscontrano rischi o controindicazioni degni di nota, e raramente si riscontrano effetti collaterali, infatti di norma le sostanze somministrate ed iniettate non provocano alcuna razione allergica o stati di irritazione.

Si sconsiglia di evitare trattamenti di Biorivitalizzazione a donne in stato di gravidanza, in fase di allattamento, a persone che presentano dermatite acute, affette da herpes recidivante, con infezioni in atto o in fase di terapia anticoagulante.

LA BIORIVITALIZZAZIONE E’ DOLOROSA?

La seduta è indolore; si utilizza un ago estremamente corto e sottile evitando di traumatizzare i tessuti.

Dopo il trattamento si può presentare un lieve rossore e/o gonfiore; fastidi che andranno a scomparire nel giro di un’ora circa.

Potrebbe presentarsi l’insorgere di un piccolo ematoma qualora la pelle trattata fosse particolarmente sensibile, ematoma che si riassorbirà nell’arco di pochi giorni.

In tutti i casi dopo la seduta il paziente può riprendere le proprie attività quotidiane.

DA QUALI SOSTANZE E’ COMPOSTO UN TRATTAMENTO DI BIORIVITALIZZAZIONE?

Le sostanze usate ed iniettate sono o a base di Acido Ialuronico o a base vitaminica.

Il trattamento alle vitamine consente una idratazione e nutrizione della pelle in profondità rendendola più elastica.

L’ Acido Ialuronico stimola invece la produzione di collagene.

Biorivitalizzazione e Filler sono due trattamenti estetici ambulatoriali.

Entrambi prevedono l’inoculazione di Acido Ialuronico; l’ intervento di Biorivitalizzazione permette una maggiore diffusione delle sostanza iniettata nel derma, in quanto l’acido Ialuronico utilizzato con questa proceduta non è reticolato; riesce quindi a propagarsi con maggiore facilità.

LA BIORIVITALIZZAZIONE DEL VISO CON PRP

La Biorivitalizzazione del viso può essere eseguita anche con il PRP, ovvero il plasma ricco di piastrine.
La procedura è stata messa a punto negli Suati Uniti d’America e consiste nell’iniettare nella pelle Piastrine dello stesso paziente ad altissima concentrazione.
Si tratta di una terappia rigenerativa che prevede impieghi ampi come ad esempio combattere la alopecia androgenetica al fine di velocizzare ed aumentare la rigenerazione cellulare.
A tal riguardo, il viso, dopo un trattamento con PRP si presenterà più giovane, più tonico, più luminoso.

COME SI ESEGUE LA BIORIVITALIZZAZIONE

La biorivitalizzazione è un trattamento ambulatoriale e si esegue mediante l’impiego di sostanze dermocompatibili e bio riassorbibili.
I distretti trattati normalmente i più esposti al sole, al vento ed al freddo: il viso , il decolletè, il collo e naturalmente le mani.
Prima di procedere alla esecuzione del trattamento, al fine di massimizzarne l’efficacia, è opportuno preparare la pelle attraverso una pulizia del viso (se di viso si tratta) con peeling o scrub.
Procedura
procedura I complessi vitaminici e l’acido ialuronico non reticolato che di norma sono le sostanze impiegate nella Biorivitalizzazione, vengono iniettate mediante l’utilizzo di aghi estremamente sottili o con cannule.
La Biorivitalizzazione può essere eseguita in sinergia con trattamenti eseguiti con elettromedicali per impiego esclusivamente medico, con farmaci, e fino alla chirurgia estetica:

  • trattamenti con laser
  • lifting
  • blefaroplastica
  • Botox

tanto per fare alcuni esempi di associazione.
Per ottenere risultati eccellenti è opportuno immaginare la biorivitalizzazione come un percorso, ovvero una seduta ogni 15 – 20 giorni per almeno 4 o sei volte.

Alopecia e calvizie: il trapianto di capelli

Trapianto capelli FUE DHI: Autotrapianto di capelli a singole unità follicolari

Tecnica a singole unità follicolari

La metodica chirurgica Fue o micro fue essendo l’ultima nata, riassume tutte le innovazioni introdotte in ambito di correzione chirurgica della calvizie.

Non esiste una tecnica chirurgica migliore dell’altra in senso assoluto nel trapianto di capelli, pertanto la scelta della metodica chirurgica più opportuna è dettata dal quadro clinico del paziente ed ognuno naturalmente ha il proprio.

Anche la metodica FUT o STRIP è una tecnica a singole unità follicolari, solo che nel caso della FUE il prelievo delle singole unità follicolari avviene direttamente dalla zona donatrice del paziente.

Nel caso della FUT o STRIP invece, viene prelevata una losanga di cuoio capelluto dal distretto donatore del paziente, ovvero si pratica una piccola incisione e viene prelevata una strip, ossia un rettangolino di cuoio capelluto alto 10 o 15 millimetri e lungo per i centimetri del prelievo.

Dopo il prelievo della losanga si esegue una sutura estetica, una doppia sutura a punti singoli e quello che residua è solo un graffio orizzontale alto un millimetro c.a. e lungo per i centimetri del prelievo.

Punti di forza della FUE

La Fue tuttavia ha in se alcuni punti forti di estrema rilevanza: è una tecnica assolutamente indolore, è minimamente invasiva in quanto il prelievo delle singole unità follicolari avviene attraverso un bisturi a lama circolare il cui diametro è pochi decimi di millimetro.

Questo fa sì che il trauma in area prelievo é talmente piccolo, talmente ridotto che la guarigione si manifesta spontaneamente nel giro di 3 o 4 giorni.

Il prelievo avviene direttamente dallo scalpo del paziente dopo la rasatura.

La rasatura è condizione indispensabile per applicare la tecnica micro Fue o Fue almeno nella zona donatrice. Con la FUE DHI possiamo evitare la rasatura nell’area da ricostruire; questa è lunica differenza che esista tra la FUE a la FUE DHI.

Essendo una metodica minimamente invasiva, anche il post operatorio è più semplice e più facile da gestire.

Preleviamo le singole unità follicolari e le classifichiamo per numero di bulbi.

Le unità mono bulbari si impiantano nella prima fila allo scopo di dare un aspetto massimamente naturale, quelle con più bulbi invece si impiantano nei distretti interni.

Lo scopo è ottenere il massimo grado di foltezza allo stato dell’arte.

Le singole unità follicolari vengono posizionate all’interno di micro siti riceventi di 7-8 decimi di millimetro sul loro lato più lungo (almeno in casa nostra…) e da non confondere con la profondità della micro incisione destinata ad ospitare la singola unità follicolare.

Il chirurgo abile ed esperto conferisce il massimo grado di foltezza insieme ad una inclinazione “opportuna” e speculare a quella dei capelli indigeni ( i capelli indigeni sono i capelli non trapiantati. )sempre con l’obiettivo di dare la naturalezza massima.

Come già più volte affermato il trapianto di capelli è ben eseguito quando non si apprezza la sua realizzazione.

Finalità del trapianto di capelli

Un autotrapianto di capelli FUE ben eseguito conferisce al paziente un aspetto di persona sana, conferisce bellezza e comprensibilmente migliora in modo significativo il livello di autostima.

Da questo si evince facilmente l’importanza della qualità della struttura sanitaria alla quale il paziente si rivolge, l’importanza di una equipe chirurgica di massimo livello.

Un trapianto di capelli è per sempre quindi è importantissimo affidarsi a professionisti referenziati e di assoluto livello.

I capelli della zona donatrice devono essere considerati come un conto in banca che non è infinito.

In altre parole “quei soldi” devono essere spesi al momento giusto e nel modo corretto.

Nel trapianto di capelli il rischio zero non esiste, quindi è straordinariamente importante evitare i viaggi della speranza all’estero, magari allettati da prezzi low cost e senza sapere chi opera.

Ricordare sempre e comunque che un trapianto è per sempre, quindi se l’esito, il risultato non ci piace saremo comunque costretti a portarcelo dietro per tutta la vita.

La FUE con il capello riccio

La tecnica di autotrapianto di capelli FUE o micro Fue può essere consigliata in qualsiasi caso tranne quando dobbiamo confrontarci con un capello fortemente mosso o addirittura riccio.

Infatti quando il capello si presenta fisicamente in tal modo, l’unità follicolare sotto il piano cutaneo ha una curvatura estremamente pronunciata; questa forma fisica rende il prelievo, attraverso il micropunch (bisturi a lama circolare), praticamente impossibile poichè la percentuale di danneggiamento è inevitabilmente molto elevata poichè comprensibilmente il bisturi metallico non flette.

In questo specifico caso è necessario operare con tecnica FUT.

Questo ci fa ben capire come la scelta della tecnica chirurgica sia legata a molte variabili; ecco perché è importante che il centro chirurgico al quale ci rivolgiamo, ed in particolare i suoi professionisti siano in grado di operare con entrambe tecniche chirurgiche.

Trapianto di capelli: il progetto

La progettazione del trapianto di capelli è un passaggio fondamentale per una ottima riuscita dell’intervento.

Eseguita una anmnesi opportuna con informazioni relative alla alopecia del paziente, nonchè alla sua storia clinica viene definito il progetto, ovvero si stabilisce in base alle informazioni ricevute (ampiezza dell’area da recuperare, ricchezza del distretto donatore, qualità dei capelli, conformazione della scatola cranica, età del paziente, aspettative del paziente, numero di interventi ecc…) come sarà realizzato l’intervento e l’aspettativa realistica da nutrire.

Assicurarsi sempre che il paziente abbia capito il progetto e che lo condivida.

Il comune denominatore è sempre lo stesso: Aspetto estremamente naturale!

Molte cliniche come molti chirurghi tendono sempre a indicare in anticipo il numero dei bulbi da trapiantare.

E’ assolutamente impossibile stabilire in anticipo quanti bulbi andiamo a trapiantare poichè non possiamo saperlo.

Si può fare una stima di massima ma a nostro avviso non è corretto, complice il fatto che il paziente non può fare esercizio di controllo.

Peraltro il numero di bulbi è un dato completamente inutile per il paziente.

Cosa deve fare il paziente per evitare di essere raggirato visto che non può certo controllare quanti bulbi gli hanno impiantato?

Il paziente deve avere una visione macro, deve guardare il mosaico da lontano, solo così può vedere l’immagine.

In altre parole il paziente deve chiedere di quanti interventi ha bisogno per operare un recupero completo della sua alopecia e quel risultato quanto gli costerà.

In questo modo il paziente può operare scelte consapevoli e realistiche.

Prelievo delle singole unità follicolari FUE

Il trapianto capelli con tecnica FUE avviene attraverso il prelievo delle singole unità follicolari direttamente espiantate dall’area nucale dove esistono i bulbi insensibili alla aggressione del DHT ovvero del diidrotestosterone, in altre parole è l’ormone responsabile della caduta dei capelli.

Tuttavia può capitare un quadro clinico con una zona di prelievo povera (questo può dipendere da numerosi fattori, quali una alopecia molto avanzata, una zona donatrice non folta o addirittura una zona donatrice impoverita da un trapianto FUE precedentemente eseguito).

Il questi casi potrebbe essere opportuno eseguire l’intervento con tecnica FUT in modo da non impoverire ulteriormente in termini di densità di capelli per cm2 il distretto donante.

IN questi casi acuni chirurghi propongono un trapianto di peli corporei per sopperire alla mancanza di capelli da trapiantare.

E’ un tipo di intervento da sconsigliare con forza poichè la fase anagen (fase di crescita) di un pelo corporeo in generale è molto diversa in termini di durata da quella di un capello.

Infatti la fase anagen di un pelo dura qualche mese, mentre quella di un capello può durare fino a sette anni.

Il prelievo delle singole unità follicolari con tecnica FUE avviene attraverso l’uso di bisturi con lama circolare rotante del diametro di pochi decimi di millimetro (0,6 – 0.7 – 0,8 mm).

Si effettua il prelievo della singola unità attraverso un micro carotaggio del cuoio capelluto.

Naturalmente il chirurgo abile tende a scegliere bisturi dal diametro estremamente piccolo, i meno esperti possono usare bisturi con diametro abbondantemente oltre il millimetro; questo crea inevitabilmente esiti cicatriziali di diametro maggiore nell’area di prelievo con conseguente aumento della presenza di tessuto fibroso che potrebbe rendere in un futuro prossimo il paziente non più operabile insieme ad una maggiore visibilità delle cicatrici FUE che invece devono risultare impercettibili.

I micro siti riceventi:

La creazione dei micrositi riceventi destinati ad ospitare i nuovi capelli rappresenta in un certo senso, e più di altre, la fase in cui di decide il successo o l’insuccesso del trapianto FUE o FUT che sia.

Infatti ci sono due aspetti di importanza straordinaria e che dipendono esclusivamente dalle abilità del professionista che sta operando. Il chirurgo infatti deve essere abile a realizzare siti più vicino possibile gli uni agli altri al fine di dare il massimo grado di foltezza chirurgicamente possibile.

Inoltre deve conferire un angolo sovrapponibile a quello dei capelli che il paziente conserva ancora poichè come già detto più volte l’aspetto dovrà essere massimamente naturale e come è facilmente intuibile, il nuovo capello avrà l’inclinazione che il chirurgo ha deciso quando a realizzato il sito ricevente.

Naturalmente se il chirurgo è abile ed esperto utilizzerà dei micro bisturi per realizzare i micro siti riceventi straordinariamente piccoli.

Quando il quadro clinico del paziente lo consente noi utilizziamo dei bisturi da 0,45 mm.

In particolare si riserva massima attenzione alla dimensione del bisturi poichè sulla linea frontale devono essere posizionate unità follicolari mono bulbari, mentre muovendoci indietro tenderemo ad usare bisturi più grandi, ma sempre sotto al millimetro al fine di creare siti che ospiteranno unità da due o tre bulbi.

La ricostruzione Fue: impianto delle unità follicolari nei siti di ricezione

Indipendentemente dalla metodica chirurgica utilizzata per il prelievo, Fut o Fue che sia, la ricostruzione è perfettamente identica.

L’inserimento delle unità follicolari nei siti riceventi sia per la Fue che per la Fut, avviene attraverso l’utilizzo di pinze dedicate ed opportunamente sottili.

Si favorisce lo scivolamento della singola unità nei siti riceventi seguendo ovviamente l’angolo “imposto” dal sito.

L’intervento Fue vedrà la sua conclusione quando tutte le unità follicolari saranno posizionate all’interno di tutti i siti riceventi.

La ricostruzione è una fase che richiede due, tre, quattro ore; ogni quadro clinico è storia a se, e la fretta è una pessima consigliera.

La medicazione ed il post operatorio:

Alla fine del trapianto FUE, il paziente avrà nella zona nucale (area di prelievo) dei micro fori del diametro di pochi decimi di millimetro, tanti quanti le unità follicolari prelevate.

Queste micro incisioni tendono a guarire in modo spontaneo nel giro di qualche giorno.

Per questioni igieniche è preferibile proteggere il distretto per 24/48 ore attraverso garza sterile.

Una volta rimossa, a due giorni dall’intervento si esegue il primo shampo facendo attenzione a non strofinare l’area trapiantata.

Nel distretto di prelievo invece si potrà eseguire un leggero massaggio circolare.

Successivamente si procederà all’asciugatura con phon ma con aria moderata e tiepida, dopodiché è opportuna una medicazione con una crema che favorirà il processo di cicatrizzazione già iniziato.

Per quanto riguarda l’area trapiantata è consigliabile l’uso di acqua termale da spruzzare con continuità; lo scopo è permettere una corretta e continua idratazione.

Il post operatorio non ha bisogno si osservanze straordinarie.

I capelli trapiantati temono due cose su tutto, i traumi ed il calore.

Prestare attenzione massima soprattutto nella prima settimana; nella seconda siamo già più disinvolti.

Dopo tre settimane il post operatorio è finito ed il paziente tornerà a comportarsi come prima del suo autotrapianto.

Qualora il trapianto sia stato eseguito nei mesi estivi il paziente dovrà proteggersi con un cappellino di cotone per quattro settimane.

A questo punto il post operatorio è davvero concluso.

Come già detto i capelli trapiantati cominceranno a ricrescere in maniera asincrona dopo una fase di riposo di tre mesi (fase telogen).

A sei mesi avremo avuto un recupero di circa due terzi, mentre il recupero totale sia sotto un profilo di qualità che di quantità avverrà dopo un anno.

Il risultato conseguito deve essere considerato come definitivo.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column][/vc_column][/vc_row]