Medicina Estetica Migliorini è una società costituita da un gruppo di professionisti ITALIANI dedicati alla chirurgia della calvizie o più comunemente nota come autotrapianto di capelli.
Lo eseguiamo sia con la tecnica FUE che con la FUT/ Strip, oppure coniugate insieme quando il quadro clinico lo richiede.
Il fine è sempre uno: fornire al paziente il miglior risultato estetico possibile con la consapevolezza che un trapianto di capelli è ben eseguito quando non si nota la sua realizzazione, quindi l’aspetto naturale deve essere l’obiettivo.
Il Paziente in visita da medicina estetica migliorini
Il paziente raggiunge medicina estetica migliorini attraverso il passaparola o attraverso internet per poi approdare ad una visita.
In sede di consulenza puntualizziamo al paziente se è un buon candidato per questo tipo di chirurgia oppure manca l’indicazione clinica.
Lo step successivo è scegliere la tecnica chirurgica capace di garantire il miglior risultato possibile sia da un punto di vista espressamente estetico che chirurgico.
Non esiste una tecnica migliore dell’altra.
La scelta è influenzata da numerosi parametri quale ampiezza dell’area da recuperare, ricchezza della zona donatrice, qualità dei capelli età del paziente, tipo di capello (liscio mosso riccio), trapianti subiti in precedenza, tecnica usata ecc..
Medicina Estetica Migliorini nel progetto di ricostruzione:
Il progetto della ricostruzione riveste una importanza straordinaria.
Il paziente purtroppo, non essendo un medico non ha le competenze necessarie, quindi si affida a dei commerciali, a dei PR come nei viaggi della speranza in Turchia o nei paesi dell’Est Europa.
Il trapianto dei capelli è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e non inizia quando il paziente entra in sala operatoria ma al momento della visita.
Tenere sempre bene a mente che l”esito di questa chirurgia è permanente, è per sempre!. Una volta che abbiamo realizzato il progetto, ovvero il disegno della nuova linea frontale per intenderci (tanto per fare un esempio) ed operato il paziente di conseguenza, dobbiamo essere consapevoli che non si potrà più tornare indietro! In altre parole non è accettabile che il disegno venga realizzato da una specie di rappresentante e l’intervento eseguito da un chirurgo che nella maggior parte dei casi non conosciamo!
A nostro avviso e dopo 30 anni di esperienza in questa disciplina pensiamo di poter affermare con diritto che si tratta di follia.
In chirurgia il risultato sicuro ed il rischio zero non esiste! Una qualsiasi complicanza, magari a 2.000 km di distanza ed in lingua straniera diventa assolutamente impossibile da gestire con efficacia.
Il progetto della ricostruzione deve essere realizzato dal chirurgo che opera o magari anche da un altro professionista ma sempre all’interno della struttura chirurgica e non da imbonitori improvvisati.
Medicina Estetica Migliorini: La scelta della tecnica chirurgica
Chi si rivolge a “medicina estetica migliorini” parte dalla serenità che il suo trapianto di capelli può essere realizzato sia con tecnica FUE che con tecnica FUT/Strip.
Applichiamo entrambe le metodiche chirurgiche a seconda della indicazione clinica relativa al paziente in questione.
Naturalmente puntualizziamo anche i motivi che ci hanno indotto a consigliare quel tipo di metodica chirurgica rispetto all’altra e quale aspettativa realistica il paziente dovrà avere.
Il trapianto di capelli ci dà un risultato definitivo quindi è molto importante scegliere la metodica chirurgica più opportuna.
In altre parole il paziente deve avere come obiettivo unico il miglior risultato estetico in termini di autotrapianto di capelli.
Questo tipo di chirurgia non ha scopi funzionali ma solo estetici, solo sociali, quindi un aspetto massimamente naturale è l’obiettivo che deve essere perseguito.
Una volta identificata la tecnica di autotrapianto di capelli più opportuna per il paziente specifico, andiamo a descrivere in modo analitico tutti i passaggi che andremo a fare in sede di intervento, passaggi che cambiano solo in fase di prelievo (differenza tra FUE e FUT), sottolineando anche l’aspettativa realistica che il paziente deve avere e se un solo trapianto può essere bastante o se ne saranno necessari altri.
Paziente non operabile
In sede di visita il paziente deve essere disposto anche ad accettare la possibilità di un esito negativo.
Capita a volte che le condizioni cliniche riscontrate non sono soddisfacenti per poter eseguire una chirurgia di qualità; in quel preciso caso il chirurgo deve avere la forza e l’onestà intellettuale e deontologica di sconsigliare il trapianto al paziente.
Tutti noi quando siamo pazienti vogliamo sentirci dire dal chirurgo solo le cose che ci possono far piacere, ma non è sempre così.
Il chirurgo ha il dovere di difendere il paziente anche da se stesso.
Noi non siamo ancora capaci di clonare, ci arriveremo nei prossimi decenni probabilmente; allora in problema sarà risolto definitivamente poiché prenderemo un solo capello replicandolo all’infinito così da poter recuperare qualsiasi area alopecica.
Ad oggi invece trasferiamo soltanto la disponibilità pilifera del paziente, trapiantiamo solo i capelli di cui il paziente dispone.
I capelli nel distretto donatore devono essere considerati come un conto in banca che non è infinito, quindi quei “soldi” vanno investiti nel momento e nel modo opportuno poiché un giorno non potremo più disporne…
Alternative: Soluzioni terapeutiche
La clonazione comunque non è l’unica via perseguibile; il paziente potrebbe essere un buon candidato magari per la via terapeutica: CI sono farmaci come il minoxidil oppure la finasteride che hanno una efficacia documentata contro la caduta dei capelli.
Ad esempio, il minoxidil “obbliga” le cellule matriciali alla sintesi della cheratina (proteina dura di cui sono fatti i nostri capelli), pertanto i capelli permarranno in testa più a lungo.
Essendo il minoxidil un topico, è un farmaco scevro da effetti collaterali.
La finasteride invece basa il suo funzionamento limitando la conversione del testosterone in diitrotestosterone (DHT).
Il DHT è un ormone molto più potente ed attivo del testosterone ed ha la capacità concreta di far cadere i capelli in pazienti predisposti geneticamente.
L’ultima soluzione terapeutica in ordine di innovazione è rappresentata dal PRP (plasma arricchito di piastrine).
Si tratta di un concentrato di fattori di crescita, usato con successo in tricologia. Il PRP stimola efficacemente le cellule staminali in fase di riposo presenti nel cuoio capelluto al fine di sollecitare la riparazione delle cellule danneggiate nonchè la creazione di nuovi vasi sanguigni.